Il rifrattore apocromatico è poco soggetto a problematiche di tipo ottico. Di norma un controllo "star test" è sempre consigliato appena dopo l'acquisto e periodicamente ogni sei mesi (controllo da effettuare dopo un'ottima acclimatazione). L'esame approfondito va effettuato con una stella artificiale e una buona fotocamera per poter salvare le immagini con la data. Un controllo di routine può essere effettuato con l'oculare o la fotocamera mirando una stella molto luminosa (solo con condizioni di seeing molto buone). La stella deve essere sfocata spostando l'oculare/fotocamera verso l'obiettivo (intrafocale) e poi sfocata allontanandosi dall'obiettivo (extrafocale). Nelle immagini a seguire: intrafocale immagine a sinistra - a fuoco immagine al centro - extrafocale immagine a destra. In caso di problemi è consigliabile affidare la risoluzione al produttore, evitare la soluzione "fai da te".

Una stella, attraverso un obiettivo otticamente perfetto, presenta nella posizione di fuoco, intrafocale ed extrafocale le immagini sopra raffigurate. Il disco stellare utilizzato per i test è denominato disco di Airy dal nome dell'astronomo George Airy che lo ha ideato. Il disco è costituito da una zona centrale luminosa a cui segue un anello di diffrazione perfettamente circolare, a volte può essere presente un altro anello meno luminoso. Una volta sfocate le immagini in intra ed extrafocale si devono visualizzare figure identiche, perfettamente rotonde con anelli concentrici; ogni alterazione della rotondità e della concentricità indica la presenza di problemi ottici. Utilizzando una fonte luminosa colore bianco neutro il disco non dovrà assumere altre colorazioni, diversamente in presenza di coloritura avremo un'aberrazione cromatica. Il cromatismo si manifesta producendo un alone colorato attorno a qualunque oggetto luminoso, generalmente blu scuro o viola; di solito nel disco di Airy le immagini in intrafocale si colorano di blu e in extrafocale di viola.

La coma: i raggi provenienti dalle zone fuori asse si focalizzano su piani diversi. I fasci di raggi creano anelli luminosi con la punta rivolta verso l'interno o verso l' esterno,  ai margini del campo visivo le stelle appaiono distorte come se fossero delle comete e non possono essere messe a fuoco. Se questo difetto si manifesta nelle zone centrali, con gli anelli completamente visibili, è indice di una scollimazione.

L'errore zonale è dato dal fatto che in fase di lavorazione alcune zone dell'obiettivo vengono lavorate non uniformemente,  l'errore zonale si manifesta anche a causa di una curvatura non corretta della lente. La presenza di errori zonali non è grave quanto l’aberrazione sferica ed è rilevabile solo analizzando molto attentamente gli anelli di diffrazione della figura di Airy.

L’aberrazione sferica si manifesta quando I raggi distanti dall'asse vengono focalizzati ad una distanza differente dalla lente rispetto a quelli più centrali. Per cui i diversi raggi hanno diversi piani o distanze focali. Il difetto si nota maggiormente con le focali corte rendendo l'immagine poco precisa.

L’astigmatismo viene generato dai raggi obliqui, può anche essere provocato da deformazioni della lente che presentano differenti distanze focali. Un raggio appare perpendicolare rispetto ad un altro, nei dischi di Airy l’astigmatismo si evidenzia con immagini allungate. Può insorgere l'astigmatismo quando le ottiche sono tensionate o molto scollimate. Questa aberrazione è denominata anche sferica trasversale. L’astigmatismo porta ad una considerevole perdita di contrasto e risoluzione, insieme all’aberrazione sferica costituiscono i problemi ottici più gravi.

Ulteriori problematiche sono:

  • Ottiche tensionate, si intendono tutte le possibili situazioni che possono forzare meccanicamente la cella ottica.  Le immagini risultanti sono circa come quelle dell'astigmatismo, e in certi casi molto più deformate al limite della squadratura del disco di Airy.
  • Curvatura di campo, si intende che l’immagine a fuoco viene visualizzata  su una superficie curva anziché piana. Il centro ed i margini dell’immagine non possono essere perfettamente a fuoco contemporaneamente.  L’uso dello spianatore di campo è fondamentale per riportare su un piano la superficie focale curva, soprattutto in ambito fotografico.

L'aberrazione cromatica in un rifrattore APO dovrebbe essere impercettibile o al limite del visibile. Tipicamente l'aberrazione cromatica si manifesta come un alone attorno all'oggetto osservato di colore rosso-blu-violetto. L'esame dell'aberrazione cromatica è utile per conoscere la qualità delle lenti e del loro accoppiamento. Il metodo più semplice è quello di puntare un ampio ammasso stellare e ingrandire l'immagine resa dalla fotocamera a 100-200-300-400x. Controllare le stelle agli angoli dell'immagine, dovrebbero essere di un unico colore (la maggior parte sono bianche) senza aloni attorno. Nel caso si notano aloni colorati, di solito blu o violetto, a 100x significa che il telescopio non è di buona qualità. Mentre se gli aloni si evidenziano, lievemente, solo a 400x le ottiche sono da considerare di ottima qualità. Un telescopio che presenta aberrazione cromatica al centro dell'immagine a 100x è di scarsa qualità. Naturalmente è importante valutare ogni parte del campo inquadrato, meglio con una stella artificiale bianco neutro. Nell'immagine sopra l'aberrazione è notevole.

Il test di Ronchi, è un processo che utilizza un oculare con una griglia di sottili linee che consente di capire le prestazioni del proprio rifrattore. E' utile sapere che questo test riesce a mettere in evidenza anche minimi problemi, non tutti i problemi rilevati determinano un degrado dell'immagine. Per valutare bene i risultati del Ronchi test è necessaria molta esperienza. Un'immagine di immediata comprensione, che indica il perfetto stato del nostro rifrattore, è questa in basso a sinistra. Strisce bianche e nere dritte e ugualmente spaziate sono indice di uno strumento senza alcun problema (a destra il classico oculare Ronchi a 10 linee per millimetro). Questo test si esegue (dopo una buona acclimatazione) puntando il telescopio verso una stella artificiale, o in presenza di un buon seeing verso una qualsiasi stella luminosa del cielo. Posizionare la stella al centro del normale oculare e metterla a fuoco, successivamente sostituire il normale oculare con il Ronchi, mettere a fuoco fino a quando si noteranno almeno 4-5 bande scure. Si dovrebbero vedere bande dritte e parallele senza deformazioni, differentemente il nostro telescopio potrebbe avere dei problemi.


Conclusioni: in questa pagina ho descritto sommariamente i problemi che un telescopio potrebbe avere. I test sono validi e importanti per conoscere lo stato del proprio strumento, ma nel caso si presentasse un'anomalia sconsiglio vivamente la soluzione del "fai da te". L'elevata qualità dell'immagine di un rifrattore APO è nella sua perfezione ottica e meccanica, l'eventuale ripristino dovrà essere affidato esclusivamente al produttore o a professionisti attrezzati con interferometri di alta qualità.