Con l'avvento della EAA (Electronically Assisted Astronomy), in pratica l'utilizzo di una fotocamera al posto del classico oculare, il telescopio vi permettere di espandere la visualizzazione a un numero molto elevato di oggetti. Visualizzazione assistita (Live viewing e live stacking), nulla di nuovo per gli astronomi professionisti che la utilizzano da più di 30 anni, ma per gli astrofili c'è tanto da capire e imparare per utilizzarla al meglio. Con una fotocamera digitale, un computer e alcuni software potrete osservare milioni di meravigliosi oggetti sparsi nell'universo, che il vostro occhio non potrebbe mai vedere anche tramite un buon oculare.  La visualizzazione assistita,  da non confondere con l'astrofotografia, consiste nel visualizzare sullo schermo, in tempo reale (dopo circa 1-5 secondi) o in leggera differita (dopo circa 1-5 minuti), l'oggetto desiderato. Questa metodologia si sta sviluppando sempre più tra gli astrofili; è una tecnologia che permette la gestione remota del telescopio evitando il freddo d'inverno, il caldo in estate e contorsionismi al limite delle possibilità fisiche.

Il grafico mostra la sensibilità ai colori di una tipica fotocamere CMOS, rispetto alla sensibilità dell'occhio umano durante la visione notturna (visione scotopica). Lo spettro visivo umano (linea rossa) è molto più limitato rispetto a quello dei sensori ottici (linea nera), siano CMOS o CCD. Il dato più importante è quello relativo ai colori tipici dei gas presenti nelle nebulose a riflessione (H-Beta e OIII), e a quelli presenti nelle nebulose a emissione (H-Alpha e SII). Come potete notare dal grafico l'occhio umano è molto sensibile alla prima banda colore ma non riesce a visualizzare la seconda. Per questo limite, con il classico oculare, possiamo scrutare solo pochi oggetti deep-sky. La fotocamera è in grado di estendere la banda visibile per renderci, tramite un monitor, milioni di dettagliati e splendidi oggetti dell'universo.

La nebulosa di Orione: la visualizzazione tramite oculare (a sinistra) e tramite fotocamera (a destra).  

La galassia di Andromeda: visualizzazione tramite oculare (a sinistra) e tramite fotocamera (a destra).

Differenza: qualche decina di oggetti deep-sky tramite oculare e qualche milione tramite fotocamera.

Per entrare nel mondo EAA è sufficiente una fotocamera, un PC portatile e uno dei più diffusi software di acquisizione immagini "SHARPCAP". Una volta collegata la fotocamera al PC tramite USB e caricati i driver è sufficiente aprire il software, selezionare la fotocamera e godersi l'immagine dell'oggetto che è stato scelto.  Si vedranno stelle e pianeti in 1-10 secondi e diversi oggetti deep-sky in 1-5 minuti. La maggior parte del cielo profondo va scrutato con tempi di acquisizione abbastanza lunghi, anche oltre 60 minuti. Per i deboli  oggetti deep-sky si usa il Live stacking, una tecnica di impilamento immagini che permette di sommare la luminosità di ogni singolo scatto.

ASI Studio è un pacchetto software di astronomia gratuito, sviluppato da ZWO, che include tutto quanto può servire per EAA e Astrofotografia. ASI Studio è ancora in via di ampliamento e perfezionamento, sarà un pacchetto software unificato che includerà tutto il lavoro di imaging e post-elaborazione. In combinazione con le popolari fotocamere ASI verrà creato un ecosistema completo per l'EAA e l'astrofotografia. La semplicità è entusiasmante, in particolare la velocità d'uso e la qualità delle immagini in live viewing e live stacking.

Il rapporto focale determina la velocità fotografica del telescopio, minore è il rapporto focale f/r e minore sarà il tempo di esposizione; la velocità dei fotoni determina il livello di luminosità fotografica (Luce). Nella tabella sopra-esposta è stato preso come riferimento "100%" il rapporto di luminosità dei rifrattori più veloci presenti sul mercato, escludendo i pochi super-veloci. Utilizzare un rifrattore lento (luce 25%) non peggiora la qualità dell'immagine finale, ci vorrà solo tanta pazienza (4 volte più tempo). In relazione al diametro e al rapporto focale si hanno diverse caratteristiche ottiche e funzionali di seguito descritte:

Diametro 100-110 mm F/3-5

  • ideale per oggetti molto deboli e di grandi dimensioni
  • corto range di regolazione messa a fuoco
  • campo ampio e tempi bassi di esposizione
  • poco sensibile agli errori di guida e molto sensibile all'inquinamento luminoso
Diametro 120-140 mm F/5-7
  • il miglior tuttofare, a F/5 si avvicina alle caratteristiche precedenti, a F/7 si avvicina alle successive
Diametro 150-160 mm F/7-8
  • ideale per oggetti molto luminosi di piccole dimensioni
  • lungo range di regolazione messa a fuoco
  • campo stretto e tempi lunghi di esposizione
  • molto sensibile agli errori di guida e poco sensibile all'inquinamento luminoso

Il Live stacking EAA è una tecnica che si avvicina di molto alla fotografia. Per la visualizzazione veloce, tramite fotocamera, è necessario disporre di rifrattori con un buon rapporto di luminosità e fotocamere di alta qualità. Sono da preferire sensori ottici con bassissimo rumore (di lettura e termico) che permettano buone performance ad alti guadagni. Per l'astrofotografia è possibile usare anche strumenti con rapporto di luminosità basso, saranno necessari tempi più lunghi per ottenere un buon risultato. In astrofotografia è importante la qualità del risultato e non il tempo impiegato. Il Lucky imaging è una tecnica di stacking per ottenere buone immagini con cattivo seeing e senza autoguida. La tecnica consiste nell'utilizzare gain elevati (fino al 75% del gain massimo), tempi di esposizione molto brevi (da 0,1 a 1 secondo) e successivamente selezionare le immagini migliori da impilare con lo stacking.

I migliori rifrattori astrografi: ho selezionato, in una classifica, i rifrattori che ritengo tra i migliori per l'impiego in visualizzazione assistita e astrofotografia. Le valutazioni sono relative al mio utilizzo di diversi rifrattori apo, ai test fotografici e interferometrici, e al parere espresso da altri esperti del settore. Considero il rifrattore apo, con diametro compreso tra 120 e 140 mm, il miglior strumento per ampiezza di campo, luminosità, risoluzione e ingrandimento. Naturalmente è possibile scegliere, tra i marchi citati, ottimi prodotti  inferiori a 120 mm e superiori a 140 mm.


  1) ASTRO PHYSICS 130 StarFire GTX "Gran Turismo"  (F/6.3 - F/4.5 con proprio riduttore)

  2) TEC APO 140FL  (F/7 - F/6.2 con proprio riduttore - F/5  con riduttore Astro Physics 0.72X)

  3) TAKAHASHI TOA 130  (F/7. 7 - F/5.4  con proprio riduttore)

  4) TELE VUE NP127fli  (F/5.3  Nagler-Petzval)

  5) APM - LZOS APO 130/780 (F/6 - F/4.5  con proprio riduttore)

  6) STELLARVUE SVX 130T  (F/7 - F/5.0   con proprio riduttore)

  7) CFF  140mm F/6.5 version (F/6.5 - F/5.2  con riduttore 0.8X di terze parti)

  8) WILLIAM OPTICS 132 FLT  (F/6.9 - F/5.5  con proprio riduttore)

  9) TECNOSKY APO 130 SLD OWL  (F/7 -  F/5.6 con riduttore William Optics 0.80X)

10) TS OPTICS CF-APO 130 FPL55 (F/7 -  F/5.6 con riduttore William Optics 0.80X)

11) SKYWATCHER ESPRIT 120 ED  (F/7 - F/5.4 con proprio riduttore)


 Campo molto ampio:

  1) TAKAHASHI FSQ 106 EDX4  (Petzval F/5 - F/3.6 con proprio riduttore)

  2) BORG APO 107 FL Plus  (F/3.9 Petzval avanzato)

  3) TECNOSKY APO SLD 110 F/4,8 OWL PRO (F/4.8 con riduttore/spianatore interno dedicato)